Nanotechnologies, Drug Discovery & Chemical Proteomics (ProNanoDrug)
Personale strutturato: Prof. Sergio Romeo
Proteomica chimica: sviluppo di sonde perfluorurate per il riconoscimento e l'isolamento non covalente di proteine
Stiamo sviluppando nuove sonde perfluorurate in grado di legare proteine in modo non covalente utili come strumento per il riconoscimento e l'isolamento di proteine. I composti organici perfluorurati (PFC) sono specie biocompatibili, biodisponibili e bio-ortogonali che possiedono la capacità unica di separarsi dai solventi polari e non polari producendo una fase fluorofilica compatta. Nella nostra strategia, sia l'estrazione fluorofilica che il riconoscimento di una proteina selezionata si verificano con successo attraverso la creazione di interazioni reversibili e selettive.
Per approfondimenti:
Ivan Bassanini, Corinna Galli, Erica E. Ferrandi, Fabiana Vallone, Annapaola Andolfo, and Sergio Romeo Bioconjugate Chem. 2020, 31, 3, 513–519 https://dx.doi.org/10.1021/acs.bioconjchem.9b00846
Sviluppo di nanoparticelle teranostiche
Questo progetto ha lo scopo di sviluppare nanoparticelle d’oro per il targeting e la terapia termica del tumore. Utilizzando peptidi specifici per determinati recettori sovra espressi nelle cellule tumorali ed ancorati a nanoparticelle d’oro è stato possibile integrare il metodo diagnostico con uno specifico intervento terapeutico. Questo approccio è stato testato mediante nanogabbie d’oro funzionalizzate con peptidi derivati dal neuropeptide Y. I coniugati così ottenuti sono risultati citotossici solo per le cellule di tumore prostatico dopo irraggiamento con luce laser pulsata a 808 nm.
Per approfondimenti: S. Avvakumova, E. Galbiati, L. Sironi, S.A. Locarno, L. Gambini, C. Macchi, L. Pandolfi, M. Ruscica, P. Magni, M. Collini, M. Colombo, F. Corsi, G. Chirico, S. Romeo, D. Prosperi, Theranostic Nanocages for Imaging and Photothermal Therapy of Prostate Cancer Cells by Active Targeting of Neuropeptide-Y Receptor, Bioconjug. Chem. 27 (2016).
Sviluppo di nuovi agenti antimalarici
Questo progetto è rivolto alla progettazione e sintesi di nuovi derivati caratterizzati da una potente attività antimalarica. Lo studio è focalizzato sull’ottimizzazione di un nuovo farmacoforo derivato dall'acido ossibibenzoico per migliorare la sua biodisponibilità mantenendo l'attività antiprotozoica. Il design è guidato da una combinazione di mappatura farmacoforica in silico e screening fenotipico.
Per approfondimenti: I. Bassanini, S. Parapini, C. Galli, N. Vaiana, A. Pancotti, N. Basilico, D. Taramelli, S. Romeo, Discovery and pharmacophore mapping of a new low nanomolar inhibitor of P. falciparum growth, ChemMedChem. (2019) doi:10.1002/cmdc.201900526.
Partecipazioni a network: CIRM (Centro Interuniversitario Ricerca sulla Malaria)
Principali collaborazioni:
- Dipartimento di Scienze Biomediche per la Salute, Università degli Studi di Milano (Prof.ssa S. Parapini)
- Dipartimento di Scienze Biomediche, Chirurgiche e Odontoiatriche, Università degli Studi di Milano (Prof.ssa N. Basilico)
- Dipartimento di Scienze Farmacologiche e Biomolecolari, Università degli Studi di Milano (Prof.ssa D. Taramelli)
- Istituto di Chimica del riconoscimento Molecolare del CNR (Dr. I. Bassanini).
- Dipartimento di Biotecnologie e Bioscienze, Università degli Studi Milano Bicocca (Prof. D. Prosperi)
Codici ERC:
PE5_18 Medicinal chemistry
PE5_17 Organic chemistry
PE5_11 Biological chemistry and chemical biology
LS7_3 Nanomedicine